di Lionello Liberale
Durante le manifestazioni pubbliche tenutesi per ricordare la figura e l’opera di Romolo Liberale, più d’uno dei presenti ha manifestato la sua perplessità di fronte al verso del poeta, che chiude anche il documentario “Parole all’uomo” di Haydir Majeed, … per non dimenticare quello che sono, figlio di contadino diventato uomo. La perplessità deriva probabilmente dal dubbio: ma perché il contadino non è uomo? Per sgombrare il campo da qualsiasi equivoco e per una corretta interpretazione del verso è bene ricordare la presentazione di Romolo Liberale del libro di Angelo Compagnoni “Diventare uomo”, risalente probabilmente al 1982, anno di pubblicazione del libro stesso, o di poco posteriore. In essa è esplicitato molto chiaramente, anche se in maniera indiretta, come vada interpretato quel verso. Scrive Romolo: Scorrendo queste pagine mi sono convinto ancora di più che già la sola volontà di sapere, già la sola volontà di capire, agisce, in Angelo Compagnoni, come una miccia, come qualcosa che, in attesa del grande scontro, della grande esplosione, opera la prima selezione dei valori e separa quel che è giusto da quel che non è giusto, quel che è verità, da quel che è menzogna. Tutto questo alimenta la coscienza dell’uomo che si fa uomo, che si costruisce innanzitutto dentro come uomo… La coscienza si fa parola, la coscienza si fa organizzazione, la coscienza si fa movimento, la coscienza si fa lotta. E quando sembra che tutto il processo sia compiuto, la coscienza torna a farsi riflessione e nuova volontà di capire. Poi quella coscienza entra in tutti, dilaga in altre coscienze, investe la realtà come un fiume, come un diluvio…È così che Angelo Compagnoni… ci dice cosa significhi diventare uomo.E ancora più avanti: All’interno di questo cammino ideale Angelo Compagnoni ci porta da “una specie di vita da terzo mondo” a quel “diventare differenti” a tutti i livelli se veramente – egli dice – “vuoi il cambiamento”. Il verso di cui stiamo parlando, nel suo nitore, sintetizza poeticamente tutto il processo di evoluzione che da individuale si fa collettivo, e che matura nella prassi, svelato chiaramente nello scritto citato. Il tema appare centrale nella poetica di Romolo Liberale, per citare ancora un altro verso di Romolo: e nella storia gli uomini si fanno uomini. E non a caso esso ritorna in una delle Poesie come haiku dell’ultima stagione creativa. Per concludere si può dire che per il poeta ogni contadino ( ed ogni uomo ) che si riscatta dalla sua condizione servile si fa uomo.
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